Con un legame temporale invisibile, questo progetto ha portato una vecchia falegnameria a diventare una scuola di danza acrobatica di circa 280 m² e con un’altezza di sospensione di oltre i 10 metri. Qui la forza dei materiali naturali come il tufo, il legno, il bamboo, in un intreccio ravvicinato, puntano alla restituzione di un luogo verista quanto affascinante. Indagando la letteratura di quest’area- l’Arenaccia – abbiamo scoperto che lì dove stavamo pensando un luogo di sport, fin dal XVI secolo erano ricorrenti giochi e tornei. Questa zona di Napoli infatti, presentava un terreno sabbioso quasi fosse la pavimentazione di un enorme circo all’aperto. In realtà quella sabbia non era altro che la “rena” che i torrenti naturali, defluendo dalle aree collinari, trascinavano dalla zona di San Carlo all’Arena All’Arenaccia la storia non come ostacolo da aggirare ma un valore aggiunto nella mescola del progetto.