Pensiero continuativo/ Un encomio che è energia in metallo, struttura addomesticata ma ribelle, molla attraversante il tempo nello spazio con forte diritto di andare ma anche di restare. Ruggine di superficie e costellazione di ricordi di profondità. Ciò che è stato, ciò che non sarà mai più, ciò che dovrà ancora essere. Il nostro pensiero continuativo è ben oltre una semplice parete attrezzata. Tributo contro gli sterili segni grafici, capolavoro d’artigianato, maestria nella descrizione di un sentimento. Quando l’abbiamo concepito, l’abbiamo interpretato come un elogio alla nostra visione d’architettura. Traccia indelebile della passione che ogni giorno in una ricerca di continuità ci porta a ripiegare e predisporre lo spazio, cercando di migliorare la vita delle persone che ci scelgono per lasciarci sperimentare ciò che ci/li attraversa.